Eurozona: ad ottobre PMI servizi, manifatturiero e composito in flessione
Nel mese di ottobre l’indice PMI servizi della zona euro segna 48,2 punti come da attese e da 48,8 precedenti. L’indice relativo all’attività manifatturiera invece passa da 48,4 punti precedenti a 46,6 e infine il PMI composito scende a 47,1 da 48,1 precedente.
La contrazione dell’economia dell’area dell’euro, come sottolinea S&P Global, si è aggravata in ottobre, poiché sia il settore dei servizi che quello manifatturiero continuano a vedere intensificarsi le rispettive flessioni all’inizio del quarto trimestre. La contrazione più forte è stata registrata in Germania, mentre le condizioni in Francia sono rimaste stagnanti, soprattutto a causa del persistere di un’inflazione elevata e di un’ampia incertezza economica. S&P Global osserva che “L’economia dell’eurozona sembra destinata a contrarsi nel quarto trimestre, data l’accentuazione della perdita di produzione e il deterioramento del quadro della domanda osservati in ottobre, che contribuiscono ad alimentare la speculazione secondo cui una recessione appare sempre più inevitabile”. “Mentre il PMI flash di ottobre è coerente con un calo del PIL modesto, intorno allo 0,2%, la domanda è in forte calo e le aziende sono sempre più preoccupate per le scorte elevate e le vendite più deboli del previsto, soprattutto con l’avvicinarsi dell’inverno. I rischi sono quindi orientati verso un’accelerazione della flessione verso la fine dell’anno. Sebbene l’aumento del costo della vita rimanga la causa principale del rallentamento economico, la crisi energetica della regione rimane una delle principali preoccupazioni e un freno all’attività, soprattutto nei settori ad alta intensità energetica” concludono gli esperti.