Eurozona: bene la crescita del Pil, ma balzo inflazione preoccupa
La ripresa dell’Eurozona prosegue senza scosse, anche se dalla Germania giungono i primi effetti della crisi dei chip. Ma ciò che frena davvero gli entusiasmi è il balzo dell’inflazione, che a ottobre ha raggiunto il livello più alto degli ultimi 13 anni. Lo sottolinea Ben Laidler, global markets strategist di eToro, che commenta i dati Eurostat diffusi oggi: “Il Pil del terzo trimestre dell’Eurozona è aumentato di un 2,2% rispetto al trimestre precedente, al di sopra delle aspettative. Questo riporta il Pil a livelli quasi pre-pandemici. Il rimbalzo è stato guidato da Francia e Italia, mentre ha deluso la Germania gravata della carenza di semiconduttori che ha colpito un settore chiave per i teutonici come quello dell’auto. Questo slancio economico supporta la nostra previsione di un tasso di crescita al 5% per l’Eurozona quest’anno, oltre che il forte rimbalzo degli utili societari”.
“Tuttavia – prosegue l’esperto – i dati sull’inflazione frenano l’entusiasmo. L’indice dei prezzi al consumo, in ottobre, si è rivelato infatti più alto del previsto, evidenziando i rischi futuri. Il tasso del 4,1% rispetto all’anno scorso è il più alto degli ultimi 13 anni e ci si aspetta che aumenti ulteriormente verso la fine dell’anno, dati i costi energetici più alti e le carenze di approvvigionamento. Ciò rappresenta un rischio crescente, che i politici e le aziende dovranno affrontare”.