Eurozona: manifattura continua a contrarsi a maggio, tra i rischi guerra commerciale, domanda auto e Brexit (Markit)
“Continua a contrarsi a maggio il settore manifatturiero della zona euro, ciò suggerisce come tale diminuzione agirà da traino in un senso più ampio durante il secondo trimestre – afferma Chris Williamson, chief business economist di Ihs Markit -. Il quarto mese consecutivo di crollo della produzione e l’ulteriore declino dei nuovi ordini ha sottolineato come il settore rimane nel suo momento più difficile dal 2013. Le imprese del settore sono più caute circa le loro spese, tagliando quindi i costi e le assunzioni. Gli acquisti, le giacenze e i livelli occupazionali sono in contrazione a causa delle preoccupazioni delle imprese manifatturiere su una possibile riduzione della domanda”.
Tra le note positive, Williamson indica che “nonostante l’indice Pmi principale di maggio sia diminuito, sono stati riportati tassi di declino per la produzione e nuovi ordini più lenti. Il rapporto anticipatore delle tendenze ordini/giacenze ha aumentato valore per il secondo mese consecutivo sino a raggiungere il valore più alto in sei mesi. Tale miglioramento è di buon auspicio che la contrazione di giugno sarà moderata”.
L’economista invita però a valutare lo scenario globale: “Le guerre commerciali, il crollo della domanda del settore automobilistico, la Brexit e le incertezze geopolitiche globali rimangono i rischi comunemente citati che potrebbero influenzare le aspettative future. Inoltre, tali fattori potrebbero potenzialmente intralciare qualsiasi tipo di stabilizzazione del settore manifatturiero”.