Eurozona: settore servizi segna una contrazione a ottobre, pesano nuove restrizioni
L’attività del settore terziario dell’Eurozona ha di nuovo segnato una contrazione a ottobre, peggiorando fino al livello minimo da maggio. L’indice Pmi servizi, calcolato dall’istituto IHS Markit, si è attestato a ottobre a 46,9 punti, in peggioramento rispetto ai 48 punti di settembre, ma leggermente meglio rispetto ai 46,2 punti della stima flash.
A subire gli effetti della reintroduzione delle misure di contenimento, messe in atto per fronteggiare la seconda ondata di infezione da Covid-19, sono state principalmente i settori più a contatto diretto con i consumatori e quindi le aziende terziarie. Anche l’ottimismo sul futuro ha indicato un forte declino, scivolando indietro e segnando il valore peggiore da maggio, dal momento che le aziende si sono mostrate sempre più preoccupate dei dannosi effetti della seconda ondata di contagi.
“Con l’inasprimento delle misure di contenimento, sta diventando sempre più arduo prevedere che l’economia dell’Eurozona possa eludere un ritorno
alla contrazione, soprattutto perché molti sono i paesi che già mostrano un secondo declino, inclusa la Francia, l’Italia e la Spagna – ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist presso IHS Markit – Solo la Germania ha la spinta del settore manifatturiero che controbilancia la nuova flessione dell’attività terziaria (…). Per tutte le nazioni, comunque, le prospettive sembrano diventare sempre più cupe”.