Fed, Bostic: “possibile moderazione delle strette sui tassi a 25 bp dopo dati inflazione”
Il presidente della Federal Reserve Bank di Atlanta, Raphael Bostic, è propenso a sostenere un minore incremento dei tassi di interesse nella prossima riunione della Fed, alla luce del rallentamento dell’inflazione emerso dal report di ieri sui prezzi al consumo di dicembre.
“Questo rapporto è stato davvero una notizia gradita”, afferma Bostic, “suggerisce che l’inflazione si sta moderando e mi dà un certo conforto il fatto che potremmo essere in grado di muoverci più lentamente ora che siamo in un territorio restrittivo”.
I funzionari della Fed, che si incontreranno il 31 gennaio e l’1 febbraio, stanno valutando un’ulteriore riduzione del ritmo degli aumenti dei tassi, dopo che la crescita tendenziale dei prezzi al consumo ha rallentato al 6,5% a dicembre, evidenziando il tasso di inflazione più basso da oltre un anno.
“Se le informazioni che ottengo dai leader aziendali, e non solo, sono coerenti con questo, e sembra che lo siano, mi sentirò a mio agio nel muovermi ad un ritmo più lento, anche di 25 punti base, rispetto a quanto visto fino al 2022”, ha aggiunto Bostic, che quest’anno non voterà nelle riunioni di politica monetaria.
I funzionari della Fed hanno alzato i tassi di 50 bp il mese scorso, portandoli nel range compreso tra il 4,25% e il 4,5% e rallentando il passo degli aumenti dei tassi dopo quattro strette consecutive da 75 bp. Le ultime proiezioni dei responsabili di politica monetaria indicano tassi in aumento oltre il 5% quest’anno, dove rimarranno fino al 2024.
I commenti di Bostic si aggiungono a quelli dei suoi omologhi di Filadelfia, Patrick Harker, e di Boston, Susan Collins, favorevoli ad un intervento da 25 punti nel prossimo meeting.