Fed: da comunicato scompare parola ‘accomodante’, ma Powell frena i falchi
Dal comunicato della Federal Reserve è stato rimosso l’aggettivo “accomodante” che affiancava la definizione di politica monetaria. Tuttavia, nel corso della conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi della Fed (alzati al 2-2,25%), il numero uno della banca centrale Usa, Jerome Powell, ha precisato che la “rimozione del termine non implica un cambiamento nel percorso del rialzo dei tassi”.
Intervistato dalla Cnbc John Briggs, responsabile della strategia presso Natwest Markets, ha affermato che il mercato dei Treasuries aveva puntato su un tono molto più aggressivo o da falco.
L’azionario Usa ha azzerato i guadagni, con il Dow Jones che ha terminato la seduta in calo di 106 punti, a 26.385 punti.
“I benefici dell’economia non si stanno diffondendo in misura sufficientemente ampia”, ha detto Powell nel suo discorso, affermando che “il processo di normalizzazione dei tassi sta comunque aiutando a sostenere” i fondamentali economici.
“L’outlook complessivo sulla crescita economica rimane favorevole, e le condizioni finanziarie generali rimangono accomodanti, ha detto ancora Powell, aggiungendo che “l’inflazione misurata dal PCE è salita del 2% fino a luglio, dunque su base sostenuta”.