Fed divisa, Bullard voleva taglio tassi. Powell: ‘ostacoli da sviluppi commercio e crescita globale più debole’
La decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi invariati al range compreso tra il 2,25% e il 2,50% non è stata unanime.
James Bullard, esponente del Fomc, braccio di politica monetaria della Fed, era per un taglio dei tassi di 25 punti base. Il contenuto del comunicato è comunque dovish, così come dovish sono le indicazioni che arrivano dal dot-plot. La Fed ha comunque confermato che nel 2019 la crescita del Pil sarà del 2,1%, rivedendo al rialzo al +2% le stime per il 2020.
Nella conferenza stampa seguita all’annuncio sui tassi, il presidente della Fed Jerome Powell ha confermato che sono stati fatti “cambiamenti significativi” al comunicato. Powell ha parlato di deterioramento del sentiment verso il rischio nei mercati finanziari e di ostacoli rappresentati dagli sviluppi commerciali e da una crescita globale più debole. “Molti (esponenti) del Fomc ritengono che ci siano maggiori presupposti per una politica più accomodante – ha detto – in generale (i membri del Fomc) prevedono un avvicinamento del tasso di inflazione al target, ma a una velocità minore”. Powell ha affermato anche che l’economia continua a performare bene quest’anno e che molte indicazioni che arrivano dal mercato del lavoro sono solide.