Fed, Powell: ‘ora possiamo dire che processo disinflazionistico sia iniziato’. Ma c’è anche l’attenti
Svolta nel linguaggio del presidente della Fed Jerome Powell che, nel corso della conferenza stampa successiva all’annuncio del rialzo dei tassi Usa di 25 punti base, al nuovo range compreso tra il 4,5% e il 4,75%, si è così espresso:
“Ora possiamo dire, credo per la prima volta, che il processo disinflazionistico sia iniziato”.
Powell ha avvertito al contempo che sarebbe “molto prematuro dichiarare vittoria” contro l’inflazione.
Di fatto, nel comunicato del Fomc – il braccio di politica monetaria della Federal Reserve – si legge che si intravede ancora la necessità di “ulteriori rialzi nel target range”, quando diversi operatori di mercato avevano sperano nella rimozione della frase o in toni meno decisi.
Nel comunicato, qualche variazione rispetto al passato c’è comunque stata: i funzionari della Fed hanno scritto infatti che determineranno “l’entità” delle prossime strette monetarie, sulla base di fattori come gli effetti prodotti dagli stessi rialzi dei tassi, il tempo necessario affinché la politica monetaria produca le sue conseguenze e lo sviluppo delle condizioni finanziarie ed economiche.
In precedenza, nel comunicato del Fomc si faceva riferimento al “ritmo” dei rialzi futuri dei tassi.
Tale modifica del comunicato fa sperare che la Commissione intraveda la fine dei rialzi, o almeno preveda di continuare ad alzare i tassi in modo contenuto, come ha fatto ieri, con una stretta di 25 punti base.