Ferrari: la nomina di Vigna piace ad Equita, elimina l’incertezza e rafforza l’innovazione
Ferrari ha nominato Benedetto Vigna nuovo amministratore delegato, dopo che a dicembre si era dimesso Louis Camilleri. Vigna ha 26 anni di esperienza nel settore dei semiconduttori e attualmente è responsabile del gruppo analogici, MEMS e sensori di STM (la divisione più grande e profittevole del gruppo: nel 2020 38% dei ricavi e 61% dell’Ebit), oltre ad essere membro del comitato esecutivo. La nomina piace agli analisti di Equita, che hanno così commentato: “Riteniamo che la notizia sia positiva eliminando un fattore di incertezza che durava da parecchi mesi”.
Sebbene non abbia esperienza diretta nel mondo del lusso o dell’auto, il suo track record di successo e il suo background contribuiranno, secondo gli esperti della sim milanese, a rafforzare la leadership tecnologica e la capacità di innovazione del gruppo. Tuttavia, “per capire la sua impronta a livello strategico, anche in relazione alla brand expansion, bisognerà aspettare il business plan la cui presentazione è prevista nel 2022 (riteniamo nel primo semestre)”. Nel frattempo Equita mantiene su Ferrari un rating Hold (tenere in portafoglio) con target price di 166 euro. Il titolo a Piazza Affari si sta muovendo in calo dell’1,5% in area 176 euro.
Reagisce bene alla notizia invece Stmicroelectronics che sale dell’1% in area 30,5 euro, anche se l’uscita di Vigna può rappresentare un fattore negativo. “Vediamo la notizia come negativa per STM – commentano da Equita – considerando che la divisione Analogici, MEMS e Sensori (di cui Vigna rimarrà presidente fino a fine agosto) rappresenta la maggiore divisione del gruppo, con il fatturato che è più che raddoppiato negli ultimi cinque anni, e poiché riteniamo che la società debba affrontare un periodo di transizione tecnologica nel suo business Imaging con il maggiore cliente (Apple)”.