Forex, attacco contro raffinerie saudite: acquisti su commodities currencies e su valute rifugio
L’attacco di sabato 14 settembre sferrato contro due maxi raffinerie saudite di Saudi Aramco scatena gli acquisti sulle considette commodities currencies, ovvero su quelle valute emesse da paesi dipendenti in modo particolare dalle esportazioni di materie prime.
L’avversione al rischio creatasi a livello globale a causa dell’escalation delle tensioni geopolitiche tra l’Iran e gli Stati Uniti fa da assist anche alle cosiddette valute rifugio, come yen e franco svizzero.
Lo yen sale fino a JPY 107,79 nei confronti del dollaro, e il franco avanza dello 0,4%, a $0,9883 sul dollaro americano. Il franco sale anche sull’euro, con il rapporto EUR-CHF in calo dello 0,14% a CHF 1,0952. Euro giù anche sullo yen, -0,29% a JPY 119,37.
Tra le altre valute la sterlina è sotto pressione, ritraccia dello 0,3% dopo il record delle ultime sette settimane testato a $1,2486. Euro-dollaro giù -0,12% a $1,1060.
Tra le commodities currencies si mettono in evidenza il dollaro canadese, che sale dello 0,4% a 1,3233 per dollaro, e la corona norvegese, che mette a segno un rialzo dello 0,5% a 8,9363 per dollaro.
La rupia indiana è scesa invece di oltre -0,7%, scontando il fatto che l’India sia un paese grande importatore di petrolio.