Forum Ambrosetti: Pil Italia -10,8% nel 2020, terza contrazione peggiore in 150 anni storia
“Per l’Italia, il modello econometrico elaborato da The European House-Ambrosetti indica per il 2020 una contrazione del 10,8 del Pil, la terza più grave nei 150 della storia della Repubblica. Per trovare una riduzione peggiore bisogna tornare al 1943”. E’ quanto emerge dalla “Terza rilevazione 2020 sulle prospettive economiche dell’Italia, sull’occupazione e sugli investimenti delle imprese”, da parte dell’Ambrosetti Club Economic Indicator.
“È necessario pianificare fin da ora cosa si vorrà essere nel futuro, e tracciare la strada per arrivarci – si legge nel rapporto, disponibile sul sito del Forum Ambrosetti – Sotto questo punto di vista, è il momento della distruzione creativa di Schumpeter: il Covid-19 ha portato alla luce ed esasperato tutte le criticità pre-esistenti, e ce le ha poste davanti, con forza. Non possiamo più ignorarle, dobbiamo affrontarle con energia, decisione e pianificazione. Questo sentiment emerge fra la business community di The European House – Ambrosetti – oltre 350 Amministratori Delegati e vertici delle più importanti società italiane e multinazionali, tramite la rilevazione dell’Ambrosetti Club Economic Indicator. Il nostro strumento economico e statistico è basato su una survey ad hoc che somministriamo ogni tre mesi ed assume valori fra -100 (sentiment totalmente pessimistico) e +100 (sentiment pienamente ottimistico)”.
“I primi due trimestri 2020 sono stati caratterizzati da un comprensibile tracollo della fiducia: l’Indicatore di sentiment sulla situazione attuale è crollato a -60,8 a marzo e -59,8 a giugno, valori pessimistici mai verificatesi in passato. La Fase 2 ha portato alla una riduzione del 70% del pessimismo. A settembre l’Indicatore assume il valore di -21,1, pur sempre molto negativo ma con un decisamente incoraggiante in prospettiva. Un segnale di moderata fiducia emerge dall’Indicatore sulla situazione prospettica a sei mesi: a marzo -63,4, a giugno -63,0, oggi -1,8”.
Il rapporto va avanti: “Se sul fronte economico il rimbalzo di fiducia, per il prossimo semestre, è significativo, permangono invece ombre sotto il profilo occupazionale e degli investimenti. Nuovamente, è importante sottolineare come rispetto alla fase acuta il pessimismo si è ridotto di due terzi: la fiducia sulla situazione dell’occupazione a sei mesi passa da -56,5 nel secondo trimestre a -22,8 nel terzo; la fiducia sulla situazione degli investimenti da -60,1 a -18,4. Pessimismo in riduzione, quindi, ma ancora presente: per maggiore ottimismo su quest’orizzonte temporale – oltre all’incertezza legata all’evoluzione pandemica – è forse necessario che il quadro politico passi dalla navigazione a vista alla rotta di lungo periodo, e inizi a delineare l’immagine dell’Italia del futuro”.
A tal proposito, viene da pensare alle parole di Mario Draghi, ex numero uno della Bce, che nella settimana che si avvia a conclusione ha parlato della necessità che l’Italia sia lungimirante, e che si ponga il problema della sostenibilità del nuovo debito creato con la crisi COVID.
Oggi, a margine del Forum Ambrosetti, hanno parlato anche l’ex presidente del Consiglio Enrico Letta e il numero uno dell’Osservatorio dei Conti pubblici, Carlo Cottarelli. Entrambi si sono espressi sul Recovery Fund, facendo riferimento alla grande occasione che ha l’Italia – con quasi 209 miliardi in prestiti e sussidi dall’Europa, fermo restando l’ok della Commissione al Recovery Plan. Letta, in particolare, ha parlato di “ultima chance per l’Europa e, soprattutto, per l’Italia”.