Francia: l’inflazione non rallenta a novembre, Cpi armonizzato al 7,1% annuo
L’inflazione francese resta inaspettatamente su livelli record a novembre. La lettura preliminare dell’indice dei prezzi al consumo ha registrato un incremento su base annua del 6,2%, in linea con la rilevazione di ottobre e al di sopra del +6,1% atteso dagli analisti. Il dato armonizzato si è attestato al +7,1%, eguagliando l’aumento del mese precedente e disattendendo la stima di un rallentamento al +7,0%.
Su base mensile, l’indice mostra una crescita dello 0,4% (+0,3% il consensus, +1% a ottobre) mentre il dato armonizzato evidenzia un incremento dello 0,5% (+0,4% le attese, +1,2% la rilevazione precedente).
Il report ha messo in luce un’accelerazione nell’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e manufatturieri, mentre i costi energetici per le famiglie sono diminuiti, anche se il governo ha ridotto uno sconto sui prezzi dei carburanti.
Il dato francese sull’inflazione arriva dopo quelli di Germania, Spagna e Belgio, dove i prezzi al consumo hanno registrato invece una decelerazione. In mattinata verrà diffuso il dato aggregato dell’eurozona, da leggere in chiave Bce.
L’istituto di Francoforte, infatti, potrebbe prendere in considerazione un rallentamento nel suo percorso di aumenti dei tassi, optando a dicembre per una stretta da 50 punti base dopo due consecutive da 75 punti. Tuttavia, le ultime dichiarazioni non sembrano andare in questa direzione.
La presidente della Bce, Christine Lagarde, ha detto lunedì che sarebbe “sorpresa” se l’inflazione avesse già raggiunto il picco, mentre il membro del Consiglio direttivo Isabel Schnabel ha recentemente affermato che potrebbe essere troppo presto per rallentare l’inasprimento monetario.