Ftse Mib affonda a -4% con crisi governo, Unicredit il titolo peggiore
Giovedì nero per Piazza Affari con il concretizzarsi di una possibile crisi di governo. Il Ftse Mib è arrivato a cedere il 4% circa toccando i nuovi minimi annui in area 20.420 punti. A pagare dazio sono soprattutto i finanziari (-6,68% Unicredit, -4,7% Intesa, -4,9% Poste) e titoli quali TIM (-6,08%) e Leonardo (-5%).
L’Aula del Senato oggi ha confermato la fiducia al governo posta sul Dl Aiuti con 172 sì e 39 no. Il M5S non ha partecipato al voto risultando assente alla prima e alla seconda chiama. Dopo il voto il presidente del Consiglio Mario Draghi ha lasciato palazzo Chigi dirigendosi al Colle dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Si aspetta che l’ex numero uno della Bce presenti le dimissioni, ma non è chiaro se Mattarella accetterà le dimissioni. Il Capo dello Stato potrebbe chiedere a Draghi di cercare il sostegno di tutti gli alleati in un nuovo voto di fiducia.
Lo spread Btp-Bund risulta in allargamento a 211 punti base con tasso del decennale italiano in area 3,3%.
In generale i mercati stanno arrancando oggi con Wall Street a -2% circa dopo gli utili inferiori alle attese delle grandi banche statunitensi JPMorgan Chase e Morgan Stanley. Indicazioni che hanno acuito i timori di una forte recessione economica. L’S&P 500 è alla quinta sessione consecutiva di perdite tra i timori che le misure aggressive della Federal Reserve per controllare l’impennata dei prezzi possano spingere la più grande economia del mondo in una recessione.