Ftse Mib cede lo 0,56% con banche e Stm in panne
Incipit di ottava con segno meno per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso con un calo dello 0,56% a quota 19.281 punti. In affanno le banche che non accolgono con calore l’esito degli stress test. La peggiore è Bper con un calo del 3,44% complice il downgrade di Goldman Sachs che ha tagliato il rating a Sell. Calo dell’1,51% per Intesa Sanpaolo che domani aprirà le danze delle trimestrali bancarie. Gli stress test hanno visto l’esame superato da tutte le quattro banche italiane che hanno partecipato, vale a dire Intesa Sanpaolo, Unicredit, Ubi e Banco Bpm.
Sul fronte manovra, oggi la legge di bilancio italiana sarà sul tavolo dell’Eurogruppo che si riunisce a Bruxelles. Si attende una trattativa accesa per cercare di trovare un compromesso che eviti l’avvio della procedura di infrazione con il vice premier Di Maio che in un’intervista al Financial Times si è detto fiducioso sulla capacità dell’Italia di convincere Bruxelles ed evitare quindi le sanzioni.
Inizio di ottava con la retromarcia inserita per Ferrari (-1%) con gli investitori che hanno accolto con freddezza i contri del terzo trimestre. Il Cavallino Rampante ha deluso sul fronte crescita di ricavi ed ebitda. I risultati finanziari di Ferrari nel terzo trimestre evidenziano ricavi netti pari a 838 milioni di euro, con un incremento dello 0,3% ai cambi attuali e in crescita dello 2,2% a cambi costanti. Il consensus Bloomberg era 860,7 mln. L’ebitda è salito a 278 milioni di euro (+4,7%) non centrando le attese degli analisti che erano per un progresso più marcato a 282,3 mln.
Peggior titolo di giornata STM (-3,91%) sui timori di una debole domanda per i nuovi iPhone.