Ftse Mib chiude in calo, deboli Stellantis e Ferrari
Prevalenza delle vendite oggi a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib chiude sotto i 22 mila punti (-1,21% a 21.833 punti). I mercati azionari sono stretti nella morsa di crescenti timori recessivi, con Morgan Stanley che vede l’Eurozona in recessione a cavallo tra fine 2022 e inizio 2023, e le elevate pressioni sui prezzi con l’inflazione spagnola balzata al 10% a giugno.
In primo piano anche oggi le parole dei banchieri centrali. Diversi esponenti della Federal Reserve hanno chiesto un aumento più rapido dei tassi di interesse per contenere l’inflazione. In particolare il presidente della Cleveland Federal Reserve Bank Loretta Mester ha sostenuto la possibilitò un altro aumento dei tassi di interesse di 75 punti base nella riunione di luglio se le condizioni economiche rimangono le stesse.Jerome Powell nel suo intervento al forum Bce in corso a Sintra ha spiegato che la speranza è che anche con rialzi dei tassi l’economia Usa rimanga in un percorso di crescita. “certamente esiste il rischio di andare troppo in là in lotta contro inflazione”, ha aggiunto.
A Piazza Affari giornata no per il settore automotive dopo che nella notte il Consiglio UE ha confermato lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel dal 2035. Stellantis ha chiuso a -2,79%; male anche Ferrari a -1,93% e CNH a -4,25%. Tra i segni più spicca ENI con +0,89%. Nuovo rialzo per l’azione Saipem (+6,98%) arrivata al terzo giorno dell’aumento di capitale da 2 mld.