Ftse Mib chiude in lieve rialzo: Interpump ed Enel in spolvero, male Unicredit
Avvio di settimana moderatamente positivo per Piazza Affari in scia alle rassicuranti dichiarazioni del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell. Nel discorso al simposio virtuale di Jackson Hole, Powell ha rimarcato che il tapering potrebbe effettivamente prendere il via entro fine anno, ma molto dipenderà dai dati, così come dai rischi al ribasso legati alla variante Delta. Powell ha specificato che il tapering non è un preludio ad un’imminente stretta sui tassi. Nei prossimi giorni gli operatori sposteranno le attenzioni ai dati sull’occupazione negli Stati Uniti, con la pubblicazione dell’indagine ADP nel settore privato (mercoledì) e il rapporto mensile del Dipartimento del Lavoro (venerdì).
In chiusura il Ftse Mib ha fermato le lancette a 26.024 punti, +0,07% rispetto ai livelli di chiusura di venerdì scorso. Bene Saipem con +1,58%. A ruota STM (+1,57%) che ha continuato a giovarsi del rumor riportato settimana scorsa dal Wall Street Journal circa l’intenzione del colosso dei chip Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (TSMC) di aumentare i prezzi fra il 10% ed il 20% con efficacia fra la fine del 2021 e l’inizio del 2022. Se confermato, l’incremento avrà l’effetto di un aumento dei prezzi a cascata da parte dei clienti di TSMC che includono la maggioranza delle aziende di semiconduttori a livello globale, come Infineon e STMicroelectronics.
Tra le big bene oggi Enel (+0,9%). Nuovo sprint oggi per Interpump (+2,27%) che segna i nuovi massimi storici sopra il muro dei 60 euro.
Tra i segni meno spiccano invece Unicredit (-1,65%), Bper (-1,17%) e Tenaris (-1,09%).