Ftse Mib nervoso dopo inflazione Usa: ENI scatta con petrolio, miste le banche
Reazione nervosa di Piazza Affari ai dati in arrivo da oltreoceano con inflazione USA ai top dal 2008. L’indice Ftse Mib ha prima virato in rosso in linea con la negatività di Wall Street, poi sono tornati a prevalere gli acquisti e al momento l’indice guida italiano segna +0,37%. A sostenere il listino milanese sono i titoli oil con Eni a +1,6% e Teanris a oltre +3% in scia alla salita delle quotazioni del petrolio (+1,7% a 66,4 $ il WTI). Bene anche alcune banche che si giovani del rialzo dei rendimenti sull’obbligazionari (tasso Btp 10 anni sopra muro 1%). Unicredit anche oggi è tra i migliori con +1,7% sopra il muro dei 10 euro. Bene anche Banco BPM (+0,86%), mentre cede l’1,63% Bper.
Tra i segni meno spiccano il -2,3% di Banca Mediolanum e -1,4% di Banca Generali nonostante i riscontri oltre le attese dei numeri trimestrali. Tra i testimonial del risparmio gestito si muove bene invece Fineco (+1,08%) con gli analisti di Barclays che definiscono “solidi” i risultati trimestrali reiterando la raccomandazione equalweight con target price di 15,3 euro.