Ftse Mib scivola nel finale nonostante rally del lusso, Poste in affanno
Seduta altalenante per Piazza Affari. Dopo una prima parte di giornata positiva sotto anche la spinta delle ipotesi di M&A nel lusso, il Ftse Mib ha progressivamente perso quota per poi chiudere a 22.963 punti (-0,28%), complice anche l’apertura fiacca di Wall Street.
Raffica di acquisti oggi sui titoli del lusso di Piazza Affari in scia al rumor della possibile offerta di Kering sull’italiana Moncler (+6,55) che in avvio era arrivata a guadagnare il 12%. Kering, il colosso del lusso francese che controlla tra l’altro anche il marchio Gucci, avrebbe avviato colloqui esplorativi per una possibile acquisizione di Moncler. Remo Ruffini, principale azionista di Moncler, precisa che “periodicamente intrattiene contatti e interloquisce con investitori e altri operatori del settore, tra cui il gruppo Kering, su potenziali opportunità strategiche per promuovere ulteriormente lo sviluppo di Moncler, senza che, allo stato, vi sia alcuna ipotesi concreta allo studio”. E’ quanto si legge in un comunicato di Moncler.
Tra i singoli titoli del Ftse Mib, la migliore è stata però Ferragamo con oltre +7% circa a 18,92 euro. La maison fiorentina risulta tra le potenziali prede dell’M&A del lusso.
Chiusura a +1,5% per Leonardo. Per l’azione il focus è sulla valutazione di S&P Global Ratings che ha rivisto al rialzo l’outlook a positivo. “Ci attendiamo che Leonardo genererà una solida crescita dei ricavi di circa il 6-7% all’anno nel periodo 2019/2020 – sottolineano gli esperti dell’agenzia di rating -. Inoltre, il gruppo dovrebbe riportare un flusso di cassa operativo più elevato rispetto alle nostre aspettative, aumentando il potenziale di una ulteriore riduzione della leva finanziaria”.
Tra i peggiori invece Poste con -1,81% e Unicredit (-1,33%) nonostante l’agenzia di rating Moody’s abbia dato un giudizio positivo sul piano pluriennale annunciato da Unicredit il 3 dicembre.