Ftse Mib subito sotto 22mila, Intesa e Banco BPM giù dell’8%
Nuove flessioni a inizio settimana sui mercati azionari, mentre i prezzi del petrolio continuano a impennarsi. Il Ftse Mib, reduce dall’oltre -6% di venerdì, cede il 3,34% a 21.714 punti. Tra i singoli titoli si segnala un nuovo crollo di TIM (-9% a 0,226 euro) che aggiorna i minimi storici. Molto male anche Poste che cede il 4,3%. Tra le banche non fa prezzo per eccesso di ribasso Unicredit, mentre Intesa Sanpaolo e e Intesa hanno aprto a -8% dopo un’iniziale stop per eccesso di ribasso sul prezzo di controllo.
Oggi il Nikkei è sceso del 3,4% al minimo di quindici mesi, mentre il China CSI300 è sceso di oltre il 2%. Tra le commodity nuova fiammata del petrolil con Brent schizzato fino a 138$ sulla prospettiva di un embargo sul petrolio e sul gas della Russia da parte degli Stati Uniti. Antony Blinken, segretario di Stato americano, ha confermato in un’intervista rilasciata alla trasmissione “State of The Union” della Cnn che gli Stati Uniti e i suoi alleati stanno considerando l’eventualità di un embargo sul petrolio e sul gas russi.