Ftse Mib torna sotto i 20mila, male banche ed ENI
Avvio debole per Piazza Affari dopo il balzo della vigilia. Il Ftse Mib torna sotto la soglia dei 20 mila punti in avvio con indice a 19,886 pti (-0,75%). A ritracciare sono quasi tutti i principali titoli con banche deboli dopo il rally di ieri. Unicredit segna -1,5%, così come UBI. Contiuna la sovraperformance di Intesa Sanpaolo (-0,88%) rispetto a UBI dopo l’avvio ieri dell’OPS e le precisazioni della banca guidata da Carlo Messina che indicano, tra l’altro, che l’allocazione del valore e delle sinergie derivanti dall’Ops su Ubi a favore degli attuali azionisti Ubi Banca è del 40% e non il 10% stimato dal consiglio di amministrazione di Ubi.
Tra le big di Piazza Affari si muove in calo anche Enel (-0,41%) che ha incrementato la propria partecipazione in Enel Chile di un ulteriore 3%, in linea con l’obiettivo annunciato dal gruppo Enel di aumentare la propria partecipazione azionaria nelle società operanti in Sud America, riducendo le minoranze azionarie. Enel ha così raggiunto il 64,9% del capitale sociale di Enel Chile
Oltre -1% per Eni che ha rivisto lo scenario prezzi di lungo termine alla luce delle discontinuità di mercato dovute allo scoppio del Covid-19, ma ha al tempo stesso confermato la strategia di decarbonizzazione con le relative azioni di implementazione, con possibili accelerazioni. Il nuovo scenario vede i prezzi Brent di lungo termine a partire dal 2023 a 60 dollari al barile (in termini reali), rispetto ai precedenti 70 dollari.
Tra i peggiori dopo i primi scambi figura Telecom Italia a -1,8% così come Leonardo a -1,5%.
In positivo spicca invece DiaSorin (+2,6%) che ha lanciato un nuovo test molecolare per identificare due ceppi di influenza che presentano sintomi simili al Covid-19 ma sono diversi e sarà quindi importante per distinguere i diversi virus influenzali nella prossima stagione.