Ftse Mib vola ai massimi a 4 mesi, banche fiutano l’arrivo del Tltro
Piazza Affari vola con l’indice Ftse Mib che chiude a quota 20.212 punti con un rialzo giornaliero dell’1,90%. Si tratta dei massimi a oltre 4 mesi. Oggi il mercato ha trova sponda nell’ottimismo sul fronte dazi con i negoziati tra Usa e Cina che proseguiranno settimana prossima. L’Europa ha accolto con calore anche le parole di Benoit Coeurè, membro del consiglio della Bce, che ritiene un nuovo round di prestiti a lungo termine “possibile” e si sta discutendo una sua possibile attivazione. Il meeting del 7 marzo potrebbe essere quello giusto per l’annuncio del nuovo piano Tltro.
Prime beneficiarie dell’ipotesi Tltro sono le banche. In prima fila oggi Banco BPM, arrivato a guadagnare il 6,94% a 1,915 euro. Tra i migliori con un progresso del 5% circa UBI e Unicredit, con quest’ultia ai massimi da 5 dicembre scorso. Balzo del 3,56% per Mediobanca.
Protagonista assoluta di giornata è stata Telecom Italia con un balzo del 6,4%. Ieri Cassa depositi e prestiti (Cdp) ha deliberato l’autorizzazione all’acquisto di ulteriori azioni di Telecom Italia nell’arco dei prossimi 12 mesi. La Cdp potrebbe incrementare la quota detenuta in Telecom Italia e nella prossima assemblea del 29 marzo i francesi di Vivendi, che detengono quasi il 24% di Tim, rischiano di fallire nell’intento di sovvertire i rapporti di forza nel cda, attualmente a maggioranza espressione del fondo Elliott, che detiene il 9,4% del capitale.
Accelerazione oltre quota 15 euro per Eni (+2,3%) nel giorno dei conti 2018. Il titolo del gruppo del Cane a sei zampe si è portato sui massimi a 3 mesi. Il gruppo energetico guidato da Claudio Descalzi ha riportato nel quarto trimestre 2018 un utile operativo adjusted di 2,99 miliardi di euro, +49% rispetto al quarto trimestre 2017. Battute le attese di consensus che erano ferme a 2,88 miliardi. L’utile netto adjusted è stato di 1,46 miliardi nel quarto trimestre, +49% rispetto al quarto trimestre 2017. Anche in questo caso battute le attese che erano ferme a 1,18 miliardi.