Gas naturale TTF scatta in avvio per poi ripiegare. L’incertezza mantiene i prezzi elevati e volatili
Nuova fiammata in avvio di seduta per il prezzo del gas in Europa. Il future TTF, benchmark del prezzo del metano nel Vecchio Continente, hanno avviato le contrattazioni a 291 euro, in forte rialzo (+5%) per poi ripiegare a 288 euro. Ieri il gas TTF si è spinto fino ai 295 euro per Mwh, con ripercussioni importanti sui prezzi dell’elettricità in Europa. Su quest’ultimo fronte, il benchmark ad 1 anno tedesco ha toccato i 700 euro per Mwh per la prima volta, con conseguente effetto trascinamento anche sugli altri prezzi europei.
Ieri Gazprom ha annunciato che dal 31 agosto al 2 settembre il Nord Stream 1, il tubo che passa sotto il Baltico e sbocca in Germania, si fermerà “per manutenzione”. Secondo gli analisti di ING, “mentre lo stoccaggio di gas dell’UE continua ad aumentare e al momento è pieno del 77% (non lontano dall’obiettivo dell’80% dell’UE entro il 1° novembre), ci sono reali preoccupazioni sull’evoluzione dei flussi di gas russo con l’arrivo dell’inverno. L’incertezza significa che i prezzi rimarranno probabilmente elevati e volatili”.
Inizio di settimana fortemente volatile anche per il petrolio. Il Brent è arrivato a perdere oltre il 4% intraday sulla scia del risk-off sui mercati e del maggiore ottimismo sul tema del nucleare iraniano. All’improvviso le quotazioni hanno recuperato il terreno perso grazie alle inattese dichiarazioni del ministro dell’energia saudita secondo il quale l’OPEC potrebbe tagliare la produzione in quanto la mancanza di liquidità sta distorcendo il mercato finanziario (future) rispetto a quello fisico, non rispecchiandone più i fondamentali. “Tale dichiarazione sembrerebbe orientata ad evitare un’accelerazione al ribasso del prezzo del petrolio” affermano gli esperto di MPS Capital Services.