Gas, prezzi alle stelle: Scaroni si mostra scettico su price cap, servono sussidi
Il prezzo del gas schizza alle stelle e continua anche oggi la sua corsa, alimentando i timori per gli inevitabili aumenti che colpiranno tutta Europa. Sull’argomento, Paolo Scaroni, ex ceo di Eni e oggi Deputy Chairman di Rotschild & Co., affronta diverse tematiche nel corso dell’intervista in onda su “24 mattino estate” su Radio 24. Tra cui quella della speculazione dei prezzi: “Il mercato del gas di Amsterdam è il mercato più liquido che abbiamo in Europa. Certo quel prezzo è fatto sia ad acquisti reali sia da quelli speculativi, un po’ come tutti i mercati e la speculazione funziona al rialzo ma anche al ribasso. Se, per esempio, domani il North Stream ripartisse anche a metà capacità vedrebbe i prezzi immediatamente precipitare”.
Cosa fare di fronte all’impennata dei prezzi del gas? Secondo Scaroni, “non si può che immaginare una politica di sussidi. Sono piuttosto scettico su questo price cap che il nostro Governo ha cercato a lungo di vendere all’interno dell’Unione Europea, nel senso che queste manovre che vanno contro il mercato in genere non funzionano, e, poi, questa in particolare. Se in Europa fissassimo un pezzo del gas più basso di quello che sono pronti a pagare i cinesi o i giapponesi o coreani non avremmo il gas e perderemmo addirittura la sicurezza dell’approvvigionamento”.
“Certo io non voglio essere particolarmente pessimista. Oggi però viviamo un momento drammatico, e anche in un futuro, quando avremo risolto molti dei problemi, dobbiamo abituarci ad avere costo dell’energia più alto di quello degli Stati Uniti e anche di quello della Cina che beneficerà del gas russo non venduto a noi”, aggiunge Scaroni.