Giornata funesta per Bio-on: -70% in Borsa. QCM vede società destinata a collasso totale
Tracollo del 69,7% a 15 euro per Bio-on. Il titolo del gruppo bolognese delle bioplastiche ha visto il proprio valore in Borsa crollare ed evaporare in due sedute oltre 760 milioni di capitalizzazione. Alla chiusura di martedì le azioni valevano 55,3 euro con capitalizzazione oltre la soglia del miliardo.
Il caso sollevato da Quintessential Capital Management (QCM) con la pubblicazione del report e del video “Una Parmalat a Bologna” ha scatenato il panico sul titolo nonostante le ripetute smentite della società agli attacchi del fondo speculativo newyorkese.
Quintessential accusa Bio-on di essere un “castello di carte”, uno schema concepito dal management per arricchirsi sulle spalle degli azionisti. A detta di QCM la Bio-on sarebbe una grande bolla, basata su tecnologia improbabile, con fatturato e crediti essenzialmente “simulati” grazie ad un network di scatole vuote.
Il fondo newyorkese sostiene inoltre che diversi anni dopo la sua costituzione Bio-on non ha ancora prodotto né venduto nulla in quantità significative, se non a scatole vuote da sé controllate o affiliate. QCM indica che l’unico impianto produttivo realizzato sembrerebbe non essere ancora completato o in produzione. La situazione finanziaria reale risulta precaria e la contabilità presenta serie irregolarità, aggiunge il fondo Usa che ritiene insostenibile la situazione di Bio-on e che la società sia presto destinata al collasso totale.