Goldman Sachs sorprende tutti: boom utili, quasi raddoppiati a $3,48 miliardi. ROE al record in un decennio
Goldman Sachs ha pubblicato i risultati di bilancio relativi al terzo trimestre del 2020. Positiva la reazione del titolo, che in premercato avanza di oltre +2,5%. Gli utili netti sono quasi raddoppiati a $3,48 miliardi, rispetto agli $1,79 miliardi del terzo trimestre del 2019.
L’utile per azione è stato pari a $9,68, ben oltre i $5,54 per azione attesi dagli analisti intervistati da FactSet.
Il risultato è più del doppio dei $4,79 per azione riportati nello stesso trimestre dello scorso anno.
Il fatturato si è attestato a $10,78 miliardi, in rialzo del 30% su base annua, e meglio dei $9,46 miliardi attesi dagli analisti intervistati da Refinitiv.
Determinante l’incidenza del fatturato della divisione di trading sull’azionario, balzato del 10% a $2,05 miliardi, mentre la divisione di gestione patrimoniale ha visto il giro d’affari salire del 13% a $1,49 miliardi. Vero e proprio boom per la divisione FICC di reddito fisso, forex e commodities, che ha assistito a un balzo del fatturato pari a +49% a $2,50 miliardi, meglio dei $2,03 miliardi stimati. L’indice di redditività ROE è salito al 17,5% al record dal 2010.
Da segnalare come la banca di investimenti che ha alle spalle ben 151 anni di attività stia al momento attraversando un cruciale momento di trasformazione, confermato dal lancio di nuovi prodotti di digital banking, per far fronte alla competizione delle banche che operano nel settore del retail banking.
Gli accantonamenti sui crediti sono stati pari a $278 milioni, decisamente inferiori rispetto agli $1,59 miliardi accantonati nel secondo trimestre.
Il titolo Goldman Sachs ha perso quest’anno l’8,3%, meno degli altri titoli dei colossi bancari di Wall Street e a un ritmo decisamente inferiore rispetto al calo del 31% del KBW Bank Index.