Governo in pressing su rete unica: cda Tim rinvia a 31 agosto decisione su offerta Kkr
Il governo torna in pressing sulla rete unica e Telecom Italia decide di rinviare di un mese la decisione sull’offerta di Kkr su FiberCo. Il consiglio di amministrazione di Tim, che si è riunito ieri per l’approvazione dei risultati finanziari, è stato riconvocato il prossimo 31 agosto per deliberare in modo conclusivo sul Progetto FiberCop, eventualmente aggiornato alla luce dell’esito delle nuove iniziative.
Con un colpo a sorpresa, ieri i ministri Roberto Gualtieri (Mef) e Stefano Patuanelli (Mise) hanno inviato una lettera al presidente della tlc italiana, Salvatore Rossi, nella quale chiedono sul progetto della rete all’esame del Cda di valutare “l’opportunità di valutare le modalità più adeguate per collocare l’operazione in questo più ampio contesto strategico, proseguendo, sin dalle prossime ore, le interlocuzioni con gli attori istituzionali e di mercato interessati che saranno da noi promosse”.
E così Telecom Italia ha deciso di mettere per il momento da parte l’offerta degli americani di Kkr. E in particolare scrive in una nota che il “consiglio di amministrazione ha preso atto con favore dei contenuti del progetto di separazione della rete secondaria (incluso l’80% detenuta da Tim in Flash Fiber) e della partnership con KKR Infrastructure e Fastweb (FiberCop) contenuti nell’’offerta vincolante ricevuta da KKR Infrastructure”. L’offerta è pari a 1,8 miliardi di euro per l’acquisto da parte di KKR Infrastructure del 37,5% di FiberCop sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi di euro (equity value 4,7 miliardi di euro), mentre Fastweb avrebbe il 4,5% del capitale di FiberCop a fronte del conferimento del 20% attualmente detenuto in Flash Fiber.
Per quanto riguarda la mossa dell’esecutivo Tim ha dichiarato che il board “ha visto con grande favore l’accelerazione del progetto di Rete Unica e parteciperà con entusiasmo ai lavori che il Governo intende far partire nelle prossime ore”. In tal senso è stato dato mandato all’amministratore delegato, Luigi Gubitosi, di “interloquire con l’autorità di Governo”.