Governo M5S-Lega: ridiscutere trattati Ue, diminuire competenze Bruxelles e rivedere Fiscal Compact
Pronto il nuovo contratto di governo M5S-Lega, così come è stato consegnato ai leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini.
Quello che segue è parte del contenuto dell’ultima bozza, riportato dal Corriere della Sera.
“Nell’attuale contesto e alla luce delle problematicità emerse negli ultimi anni, risulta necessaria una ridiscussione dei Trattati dell’UE e del quadro normativo principale. Le modifiche da promuovere dovranno strutturarsi intorno ad una serie di elementi chiave. È necessario incrementare il livello di democrazia dell’UE attraverso il coinvolgimento e il controllo democratico dei cittadini rispetto alle istituzioni europee. Occorre rafforzare il ruolo e i poteri del Parlamento europeo, in quanto unica istituzione europea ad avere una legittimazione democratica diretta e valutando contestualmente il depotenziamento degli organismi decisori privi di tale legittimazione. È altresì necessario favorire l’incremento dei percorsi di coordinamento decisionale a livello europeo con la dimensione locale, garantendo un maggior coinvolgimento dei territori attraverso una rappresentanza effettiva delle Regioni. Occorre inoltre diminuire le competenze dell’UE, riacquisendo quelle che non possono essere efficientemente gestite a livello di Unione e rafforzando al contempo l’incisività e la capacità decisionale dell’UE sul suo ambito di intervento. Con lo spirito di ritornare all’impostazione pre Maastricht in cui gli Stati europei erano mossi da un genuino intento di pace, fratellanza, cooperazione e solidarietà si ritiene necessario rivedere, insieme ai partner europei, l’impianto della governance economica europea (politica monetaria unica, Patto di Stabilità e crescita, Fiscal compact, MES, etc.) attualmente basato sul predominio del mercato e sul rispetto di vincoli stringenti dal punto di vista economico e sociale”.