Governo M5S-PD verso carbon tax, Enel riduce perdite. Starace: ‘pensiamo di replicare bond sostenibile anche in euro’
Enel riduce le perdite della prima metà della sessione, quando stava cedendo sul Ftse Mib più dell’1%. Nelle ultime ore sono rimbalzate indiscrezioni stampa secondo cui il nuovo governo giallorosso M5S-PD potrebbe presentare una proposta, a firma M5S, per l’introduzione di una carbon tax. La prospettiva è stata scontata da Enel, all’indomani del massimo in più di 10 anni testato alla vigilia, sulla scia, anche, dell’imminente ingresso del titolo nell’Euro Stoxx 50.
Oggi, in occasione dell’apertura dei lavori del Forum Ambrosetti a Cernobbio, l’AD di Enel Francesco Starace ha poi commentato:
“Bene che c’è un governo. Per quello che ci riguarda, quello che è stato dichiarato nelle ultime 24 ore dal nuovo Governo, ci trova assolutamente d’accordo. C’è una rinnovata enfasi sulla sostenibilità, sulla transizione energetica, sulle rinnovabili e sulla digitalizzazione, cose che erano già nell’agenda del precedente governo ma qui mi sembra più a fuoco e più in sintonia con quello che a livello europeo si sta cercando di fare, quindi bene”.
Così Equita SIM aveva commentato:
“L’introduzione della carbon tax accelererebbe ulteriormente il processo di chiusura delle centrali a carbone entro il 2025 per altro già iniziato da Enel su alcuni assets. Notizia negativa per i due principali produttori di energia coal in Italia (Enel ed A2a) anche se riteniamo che, considerati gli attuali livelli di produzione, l’impatto non sarà rilevante e parzialmente compensato dal conseguente aumento dei prezzi dell’energia (anche su MSD). Incerta anche la quantificazione degli introiti per il Governo. La carbon tax, infatti, è una misura efficace sul polluting ma non sulla raccolta fiscale
considerando che induce alla riduzione/sostituzione delle tecnologie assoggettate con conseguente azzeramento del flusso di imposta nel tempo”.
A parte il capitolo carbon tax, Enel si è messa sotto i riflettori anche per il lancio, sul mercato statunitense, di una emissione obbligazionaria sostenibile per 1,5 miliardi di dollari, pari a circa 1,4 miliardi di euro. L’emissione garantita, destinata a investitori istituzionali, ha ricevuto richieste in esubero per quasi tre volte, totalizzando ordini per un ammontare di 4 miliardi di dollari. Elevata la partecipazione dei cosiddetti investitori socialmente responsabili (SRI).
A tal proposito, a margine del Forum Ambrosetti, Starace ha precisato che “pensiamo che abbia senso replicare anche in Europa in euro” il bond ‘sostenibile’ da 1,5 miliardi di dollari, primo del suo genere, collocato ieri sul mercato Usa.