Green bond: Intesa stima nel 2022 emissioni verdi per 83 miliardi nell’area euro
La crisi energetica e la guerra Russia-Ucraina possono contribuire ad accelerare la transizione energetica per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas russo
e più in generale dai combustibili fossili. La Commissione Europea, ha presentato l’8 marzo il piano RepowerEU volto a favorire la diversificazione delle fonti di
approvvigionamento di gas ed un maggiore utilizzo di energie rinnovabili, come biometano e idrogeno verde, accelerando il piano di implementazione del programma “Fit for 55”.
A livello di emissioni, l’Unione Europea ha collocato il primo green bond ad ottobre per 12 miliardi di euro ed ha successivamente effettuato una riapertura a gennaio 2022 per 2,5 miliardi. Entro il 2026 l’Unione Europea intende condurre collocamenti green per finanziare il 30% del programma NGEU, pari a circa 250 milioni di euro. Per il 2022, secondo le stime dell’ufficio Studi di Intesa Sanpaolo, l’offerta di green bond governativi dell’area euro per il 2022 è prevista
raggiungere gli 83 miliardi di euro, includendo 30 miliardi di emissioni dell’Unione Europea relativamente al programma NGEU. “Questa previsione potrebbe essere rivista al rialzo qualora l’UE decidesse di incrementare le emissioni di green per finanziare il nuovo piano RepowerEU”, si legge nel Green Bond Brief a cura della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Il 2021 si è concluso con emissioni governative dell’area euro per circa 50 miliardi di euro ed attualmente l’ammontare in circolazione ha raggiunto i 120 miliardi.