Gualtieri: bene Draghi, Europa condivida rischi anche con strumenti di debito comune
“Come ha scritto Mario Draghi sul Financial Times, quella contro il coronavirus è una sfida senza precedenti che richiede un cambio di mentalità e deve vedere tutti gli europei – cittadini, governi, istituzioni dell’Unione – sostenersi a vicenda in quella che è una guerra comune da combattere insieme, attraverso una mobilitazione straordinaria e rapida di risorse pubbliche”. Così il ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, che aggiunge: “In questo quadro, come giustamente richiamato da Draghi, a fianco di interventi di sostegno al reddito occorre mettere a disposizione ingenti garanzie pubbliche per consentire al sistema finanziario di erogare alle imprese tutta la liquidità necessaria per sostenere il sistema economico nella crisi, assorbirne gli urti e le perdite, ed evitare una distruzione di capacità produttiva e di posti di lavoro che avrebbe conseguenze disastrose. Il governo italiano si muove in questa prospettiva sul piano nazionale ed europeo. Con le misure già adottate e quelle in preparazione stiamo varando un sostegno alla liquidità basato su garanzie pubbliche che non ha precedenti e che è al livello delle iniziative più consistenti e ambiziose messe in campo in Europa”.
Il numero uno di via XX Settembre ritiene che per massimizzare l’efficacia di questi interventi e assicurare coesione e convergenza tra i paesi, essi dovrebbero essere sostenuti da una piena condivisione del rischio anche attraverso l’emissione di strumenti di debito comune, come chiesto nella lettera inviata al Presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e da altri otto Capi di Stato e di Governo europei. “Le iniziative della Bce in questo quadro sono molto positive – conclude Gualtieri – . Il governo Italiano farà tutto quanto necessario perché la guerra contro il coronavirus possa essere vinta, assicurando a tutti i cittadini e le imprese il sostegno adeguato e risposte efficaci alle preoccupazioni dell’oggi”.