Gucci: vendite in calo nel 3Q, frena performance Kering
Nel terzo trimestre, Gucci, il marchio più importante di Kering, ha registrato un calo del 7% delle vendite, secondo quanto riferito dalla casa madre ieri dopo la chiusura dei mercati. Gli analisti prevedevano una contrazione del 6,2%. Complessivamente, le vendite dell’azienda con sede a Parigi sono scese del 9%, mancando le stime.
Questo ha portato a una flessione delle azioni di Kering fino al 4,5% nei primi scambi a Parigi, con una perdita annuale che si attesta attorno al 18%.
Il gruppo del lusso Kering, controllato dalla famiglia miliardaria Pinault, sta attraversando un periodo di cambiamenti gestionali e creativi presso Gucci. Il marchio, che genera circa due terzi del profitto operativo di Kering, ha sostituito il suo amministratore delegato e il direttore creativo nell’ultimo anno.
Jean-Marc Duplaix, vice CEO di Kering, ha dichiarato che la performance deludente inciderà sulla redditività di Gucci, prevedendo un impatto di 200 punti base.
Duplaix ha inoltre aggiunto che gli investitori non dovrebbero aspettarsi un miglioramento del margine nel 2024, poiché Kering pianifica ulteriori investimenti per garantire la crescita futura del suo marchio chiave. Il margine operativo ricorrente di Gucci dell’anno scorso era pari al 35,6%.
Duplaix ha affermato che “i rischi geopolitici stanno aumentando e potrebbero ulteriormente danneggiare il sentimento dei consumatori”, offrendo poca visibilità per il futuro.
Il rallentamento si estende oltre Gucci. Tra gli altri marchi di Kering, le vendite comparabili di Yves Saint Laurent sono scese del 12% nell’ultimo trimestre, mentre l’unità Other Houses, il cui marchio più grande è Balenciaga, è scesa del 15%, entrambe mancando le stime.
I risultati di Kering contrastano con quelli del rivale Hermes International, che martedì ha segnalato una crescita delle vendite di circa il 16% nel terzo trimestre, grazie alla domanda resiliente delle sue borse di lusso, superando le stime. All’inizio di questo mese, LVMH, il cui portfolio include marchi come Christian Dior e Louis Vuitton, ha deluso gli investitori con una crescita meno robusta del previsto.