Guzzetti su fusione Intesa-SanPaolo-Imi: ‘all’epoca negoziato per Intesa-Mps, ma no da sindaco Siena’ (Il Sole 24 Ore)
Il Sole 24 Ore intervista Giuseppe Guzzetti che si avvia a lasciare la fondazione Cariplo il prossimo 28 maggio. Si ricorda che Fondazione Cariplo è tra i principali azionisti istituzionali di Intesa SanPaolo, in seguito al processo di ristrutturazione del sistema creditizio italiano dettato dalla legge-delega Amato-Carli, alle operazioni di fusione tra Banca Cariplo SpA e Banco Ambrosiano (1998) e alle successive operazioni di aggregazioni, tra cui quella con Sanpaolo IMI (2007).
L’addio alla Fondazione Cariplo farà decadere anche la possibilità di rimanere numero uno dell’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa), la cui assembleaha eletto all’unanimità, nelle ultime ore, Francesco Profumo, ex ministro dell’Istruzione del governo Monti e presidente della Compagnia di San Paolo, come suo nuovo presidente.
Interpellato sulla fusione di Intesa con il Sanpaolo-Imi, e su come all’epoca si fosse parlato di possibili nozze tra Intesa e Capitalia o tra Intesa e UniCredit, Guzzetti ha risposto:
“Con Capitalia e UniCredit non ci fu mai nessuna vera trattativa, non era vero niente. Ci fu piuttosto un negoziato serrato per acquistare Mps. Anzi, oggi posso dirvi che era praticamente tutto definito ma mancava il via libera del Sindaco di Siena, Maurizio Cenni. Era periodo di elezioni, e da Siena non arrivò l’ok”.
Guzzetti spezza più di una lancia a favore dell’attuale numero uno di Intesa SanPaolo, Giuseppe Messina, ricordando la sua nomina:
“Bazoli venne in Fondazione e mi disse: il nuovo ad lo abbiamo già in casa, è Carlo Messina. Io non lo conoscevo bene. Lo incontrai, spiegò il suo programma a me e in incontri separati ai presidenti delle altre Fondazioni azioniste. Ci conquistò con due proposte: un piano industriale entro sei mesi e 10 miliardi di esubero sul patrimonio che sarebbero stati restituiti agli azionisti. Promessa puntualmente mantenuta. Questo è Messina”.
“Il futuro della banca – spiega Guzzetti – è nelle sue mani. Apprezzo molto lui e alcune doti. Per esempio conosce la banca come nessun altro, si è circondato di una squadra di altissimo profilo. Basta vedere che cosa ha costruito sull’economia circolare: la banca è avanti di 10 anni su tutti, è una banca già nel futuro.