Hertz dichiara bancarotta, prima grande vittima della pandemia
Hertz, colosso mondiale dell’autonoleggio, presenta istanza di fallimento. La decisione arriva a seguito del mancato accordo con le banche per far fronte alle perdite dovute ai mancati noleggi durante la pandemia. Ieri il Wall Street Journal aveva anticipato che Hertz stava avviando le pratiche burocratiche per la richiesta del Chapter 11, cioè la procedura prevista dal capitolo 11 del Bankruptcy Code statunitense, con il titolo che è precipitato del 43% a Wall Street.
La bancarotta riguarda le attività in Usa e Canada, non sono incluse le le attività operative in altre aree, tra cui Europa, Australia e Nuova Zelanda. L’operazione è finalizzata alla soluzione della crisi attraverso un piano di riorganizzazione. “L’impatto di COVID-19 sulla domanda di spostamento è stato improvviso e drammatico, causando un brusco calo delle entrate dell’azienda e delle prenotazioni future”, si legge nella nota stampa di Hertz che conta 38mila dipendenti nel mondo.