Ibm fa shopping e mira al cloud, rilevata Red Hat per 34 mld di dollari
Torna la voglia di M&A negli Stati Uniti, e in particolar modo nel settore tecnologico. Le protagoniste sono Ibm e Red Hat che hanno annunciato di avere raggiunto un accordo definitivo in quale al quale il colosso tech di Armonk rileverà Red Hat (leader nell’ambito del settore software open source), mettendo sul piatto 190 dollari ad azione. Si tratta di un enterprise value di circa 34 miliardi di dollari. Un’operazione strategica con Ibm che punta così ad accelerare sul fronte del cloud, ma anche a sostenere la crescita del fatturato.
“L’acquisizione di Red Hat rappresenta un punto di svolta: tutto cambia sul mercato cloud”, ha commentato Ginni Rometty, numero uno di Ibm. “Ibm diventerà il fornitore di cloud ibrido numero uno al mondo tra i provider di cloud ibrido, offrendo alle aziende l’unica soluzione di open cloud in grado di sfruttare appieno il valore del cloud per le loro attività”.
L’acquisizione è stata approvata dai consigli di amministrazione di Ibm e Red Hat, ma è ancora soggetta all’approvazione degli azionisti di Red Hat. Il closing è atteso nella seconda metà del 2019, una volta ottenute le autorizzazioni da parte delle autorità competenti.