Immobiliare: prezzi a confronto nelle grandi città, Milano è l’unica che ha guadagnato valore negli ultimi 10 anni
L’unica città che ha visto crescere il valore del mattone negli ultimi dieci anni è Milano, i cui prezzi sono aumentati dell’11,5% nel decennio. Dopo un valore minimo toccato nel 2016, i valori immobiliari nella città meneghina sono cresciuti velocemente. E’ ciò che emerge dall’analisi condotta dall’ufficio studi di Tecnocasa sulle maggiori città italiane.
Bene Bologna e Firenze che tra il 2011 e il 2021 hanno perso solo il 7,5% e il 7,9% del proprio valore. Posto 100 il prezzo medio degli immobili nel 2011, Bologna tocca il suo minimo nel 2015 quando arriva 69,5, per poi recuperare negli anni successivi fino ad arrivare al 92,5 del 2021. Più contenuto il ribasso di Firenze che tocca il suo minimo tra il 2014 e il 2015 arrivando a 82,8 per poi risalire fino al 92,1 del 2021.
Anche Verona evidenzia un trend in ripresa, con il valore minimo registrato nel 2015 (75,2) e poi prezzi in costante crescita fino ad arrivare a 84,4, perdendo in 10 anni solo il 15,6%.
La città che perde maggiormente è invece Genova, che nel 2021 registra un prezzo medio di 45,6 (che è anche il minimo storico negli ultimi 10 anni), perdendo quindi il 54,4% del proprio valore.
Al penultimo posto si piazza Torino dove in 10 anni i prezzi sono diminuiti del 35,6%. In questo caso il punto più basso si è registrato nel 2020 (62,9), mentre nel 2021 si evidenzia un recupero dei prezzi che salgono a 64,4.
Non va molto meglio Roma che, rispetto al 2011, ha un ribasso dei valori del 31,5%. Il punto più basso dei prezzi della capitale si registra nel 2020 (68,0), con un lieve recupero dei valori nel 2021 (68,5).
A Palermo i valori raggiungono il minimo nel 2020 (71,0), a Bari nella prima parte del 2020 (66,3), mentre a Napoli nel 2016 (65,9).