Immobiliare: prezzi in discesa per l’usato, la flessione permette metrature più ampie
Il prezzo delle case già esistenti prosegue la sua discesa. Secondo l’indice elaborato dall’Ufficio Studi di idealista, si registra un’altra flessione a febbraio stavolta dello 0,3%. Il calo, che fissa il prezzo del mattone in Italia a 1.691 euro al metro quadro, conferma una tendenza di lungo corso che vede i valori delle abitazioni diminuire del 2,4% nell’ultimo anno.
A livello regionale si registrano segni negativi in 12 aree, con Marche (-1,7%), Trentino-Alto Adige (-1,6%), Valle d’Aosta (-1,5%) e Molise (-1%) a segnare le svalutazioni maggiori. Il resto dei mercati regionali sono racchiusi tra il calo dello 0,9% della Campania e il -0,1% dell’Emilia-Romagna. Al contrario, il recupero maggiore spetta alla Puglia (1,2%) davanti a Liguria (0,5%) e Piemonte (0,3%).
La regione che vanta i valori più alti è ancora la Valle d’Aosta, davanti a Liguria e Trentino-Alto Adige. Le richieste più economiche da parte dei
proprietari si riscontrano nelle regioni meridionali: in Sicilia, con 1.064 euro al metro quadro, seguita da Molise (942 euro/m²) e Calabria, fanalino di coda con 904 euro al metro quadro.
Negli anni scorsi, con la crisi in atto e i prezzi in ribasso, il trilocale ha visto aumentare le richieste essendo diventato più accessibile. L’analisi realizzata a gennaio 2020 dall’ufficio studi di Tecnocasa nelle grandi città conferma che il trilocale è ancora la tipologia più richiesta (40,6%), seguito dal bilocale che raccoglie il 23,1% delle preferenze e dal quattro locali con il 23,8 delle scelte. Rispetto a luglio del 2019 si evidenzia un aumento della percentuale di coloro che cercano trilocali, si passa infatti dal 40% all’attuale 40,6% mentre risultano in leggera contrazione le percentuali di richiesta dei tagli più ampi.