Immobiliare: rallentano i tempi di vendita. Milano e Bologna le metropoli “più veloci”
Rallentano i tempi di vendita degli immobili, ovvero il tempo necessario per collocare con successo la casa sul mercato. Secondo l’ultima analisi condotta dall’Ufficio Studi Tecnocasa il picco si è avuto nel 2012, l’anno peggiore per il mercato immobiliare. Poi dal 2013 i giorni necessari per vendere un immobile sono iniziati a diminuire progressivamente, fino ad arrivare ai giorni nostri: l’ultima rilevazione effettuata dall’ufficio studi di Tecnocasa conferma così un lieve peggioramento che era nelle attese.
In particolare l’indagine ha preso in considerazione le grandi città, i rispettivi hinterland e i capoluoghi di provincia. E gli ultimi dati dicono che, nelle metropoli, le tempistiche di vendita sono di 118 giorni contro i 109 gg di un anno fa quando ancora la pandemia non era scoppiata. A distanza di un anno, quindi, si evidenzia un incremento dei tempi di vendita di 9 giorni. Nei capoluoghi di provincia c’è una media di 146 giorni, nell’hinterland delle grandi città di 157 giorni. I primi hanno registrato una contrazione di tre giorni a conferma della buona tenuta dei piccoli centri rispetto a quelli più grandi.
Tra le grandi città i tempi di vendita maggiori si sono avuti a Bari (162 gg) mentre le metropoli “più veloci” sono ancora una volta Milano (60 gg) e Bologna (57gg). Ad essere più “veloci” sono stati soprattutto gli acquirenti le cui condizioni reddituali non sono state scalfite dalla crisi economica indotta dalla pandemia e coloro per i quali l’acquisto migliorativo non era più procrastinabile. Come venditore è stato più celere chi aveva necessità di cambiare l’abitazione o chi aveva necessità di reperire liquidità.