Inflazione: Confcommercio, ancora incertezze ma migliorano le prospettive
L’incremento dello 0,4% congiunturale registrato a dicembre dai prezzi al consumo in Italia, che ha mantenuto stabile l’inflazione allo 0,9%, è stato guidato sia alcuni fattori stagionali (servizi di trasporto, servizi ricreativi e alimentari non lavorati) sia gli incrementi degli energetici derivanti dal nuovo apprezzamento del petrolio sui mercati internazionali. Nel commentare i dati dell’Istat, l’Ufficio Studi di Confcommercio non ritiene che tali riscontri mutino il quadro di una dinamica dei prezzi sostanzialmente contenuta. L’inflazione di fondo permane attorno al mezzo punto percentuale come si riscontra peraltro, su valori di qualche decimo superiori, anche nella media dei paesi dell’Eurozona confermando le aspettative di un’uscita morbida dalla fase di tassi bassi. “La pure moderata crescita dei prezzi a dicembre e l’incremento del reddito disponibile reale delle famiglie consumatrici nel terzo trimestre dello scorso anno possono essere anche interpretati positivamente come indizi di una chiusura d’anno in crescita e, soprattutto, di buon supporto per l’inizio del 2018, che resta comunque un anno denso di incertezze”, conclude Confcommercio.