Ingegneri civili e ambientali, sempre più richiesti ma sempre più introvabili
Mercato del lavoro sempre più a caccia di ingegneri civili e ambientali. Secondo i dati di AlmaLaurea del 2021, a cinque anni dal conseguimento del titolo di studio, si registra un tasso di occupazione superiore al 90%, con un reddito mensile compreso tra i 1.453 e i 1.477 euro. Si tratta, senza alcun dubbio, di una delle figure più richieste dal mercato del lavoro in questo momento. Un trend che sarà confermato anche nei prossimi mesi.
Gli ingegneri civili e ambientali sono professionisti altamente specializzati ed estremamente richiesti in questo momento. Si occupano, ad esempio, di progettare e sviluppare ponti, strade o gallerie, ma anche del monitoraggio delle infrastrutture. Hanno un compito molto preciso e delicato (progettare l’intero processo di costruzione, messa in sicurezza e verifica delle grandi infrastrutture) ed è per questo motivo che sono molto richiesti dalle aziende che, molto spesso, faticano a coprire le posizioni vacanti.
Questo settore, secondo i recenti dati pubblicati da OICE (l’associazione delle organizzazioni di ingegneria e di architettura e di consulenza tecnico-economica) relativi alle gare per appalti integrati, muoverebbe 830,7 milioni di euro (con un importo dei servizi stimato in 31,9 milioni di euro), in crescita del 112,8% in termini numerici e del 375% per valore.
Secondo Hunters Group, società specializzata nella ricerca e selezione di personale qualificato, la peculiarità dei professionisti operanti nelle società di ingegneria è l’unione di competenze progettuali a competenze di utilizzo di software specialistici. Tra le principali posizioni ricercate al momento troviamo: BIM Specialist, Ingegnere Stradale, Ingegnere Geotecnico, Specialista Ufficio Gare, Project Manager Infrastrutture, Planning Engineer, Strutturista.