Intesa Sanpaolo alza a 3.500 le assunzioni previste. Messina: ‘ulteriore impulso a ricambio generazionale’
Intesa Sanpaolo procederà a ulteriori 1.000 assunzioni, in aggiunta alle 2.500 già previste dall’accordo sindacale del 29 settembre 2020 sottoscritto con FABI, FIRST/CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN, finalizzato a un ricambio generazionale senza impatti sociali e alla valorizzazione delle persone del Gruppo Intesa Sanpaolo risultante dall’acquisizione di UBI Banca, con il quale si è data la possibilità ad almeno 5.000 persone di richiedere l’uscita volontaria per pensionamento o Fondo di Solidarietà.
Intesa Sanpaolo, facendo seguito alla verifica svolta con le Organizzazioni Sindacali in merito al raggiungimento delle almeno 5.000 uscite volontarie, intende infatti accogliere tutte le oltre 7.200 adesioni volontarie validamente pervenute e procedere di conseguenza, come chiesto dalle Organizzazioni Sindacali, a 3.500 assunzioni complessive, che saranno perfezionate entro il primo semestre 2024.
“Con l’assunzione di mille persone che si aggiungono alle 2.500 già programmate, diamo ulteriore impulso al ricambio generazionale e al sostegno dell’occupazione. Intesa Sanpaolo continua ad investire sui giovani, punto di forza del Paese. In un contesto di notevole complessità vogliamo dare un segnale concreto improntato all’ottimismo verso il futuro”, commenta Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.