News Finanza Notizie Italia Intesa Sanpaolo punta a diventare banca a zero NPL

Intesa Sanpaolo punta a diventare banca a zero NPL

4 Febbraio 2022 09:22

A livello patrimoniale, il nuovo piano 2022-2025 di Intesa Sanpaolo indica un Common Equity Tier 1 ratio fully phased-in superiore al 12% nel 2022-2025 secondo le regole di Basilea 3 / Basilea 4, includendo gli impatti negativi regolamentari stimati in circa 60 centesimi di punto e i benefici derivanti dall’ottimizzazione degli attivi ponderati per il rischio (RWA) per circa 30 centesimi di punto, con un impatto negativo fully phased-in di Basilea 4 nel 2025 pari a circa 55 centesimi di punto, ante azioni di mitigazione, che sarà compensato dal beneficio dell’assorbimento delle imposte differite attive (DTA) nel quadriennio 2026-2029. Il leverage ratio fully phased-in è stimato pari a 6,2% nel 2025 rispetto a 5,6% nel 2021.

Intesa Sanpaolo prevede una significativa riduzione del profilo di rischio e taglio del costo del rischio. La banca punta a “zero Npl” e senza impatto dal calendar provisioning. Nel dettagli Intesa Sanpaolo prevede crediti deteriorati ridotti nel 2025 a 9,3 miliardi al lordo delle rettifiche, da 15,2 miliardi nel 2021, che dopo coperture e svalutazioni diventano 4,6 miliardi netti (da 7,1 miliardi nel 2021). L’incidenza dei deteriorati sui crediti totali è vista ridursi nel 2025 all’1,6% al lordo delle rettifiche dal 2,4% nel 2021 (0,8% al netto dall’ 1,2% nel 2021). Inoltre il costo del rischio è atteso in calo a circa 40 centesimi di punto nel 2022-2025 e a 38 centesimi di punto nel 2025 da 59 centesimi di punto nel 2021 (-21 centesimi di punto).