Intesa Sanpaolo: riduzione crediti deteriorati lordi -26,9% in II semestre verso fine 2021
Miglioramento della qualità del credito per la banca Intesa SanPaolo guidata dal ceo Carlo Messina. Nel corso del primo semestre del 2022, la riduzione dei crediti deteriorati, al lordo delle rettifiche di valore, è stata pari a circa 4,1 miliardi di euro da fine 2021 e a circa 54 miliardi dal picco di settembre 2015; lo stock di crediti deteriorati è sceso dal dicembre 2021, del 26,9% al lordo delle rettifiche di valore e del 13% al netto.
L’incidenza dei crediti deteriorati sui crediti complessivi è pari al 2,3% al lordo delle rettifiche di valore e all’1,3% al netto considerando il dato contabile al 30 giugno, pari rispettivamente al 2,2% e all’ 1,2% pro-forma tenendo conto della riduzione per le ulteriori cessioni previste nel 2022 già oggetto di accantonamento nel quarto trimestre 2021. Considerando la metodologia adottata dall’EBA, ha sottolineato Intesa SanPaolo, l’incidenza dei crediti deteriorati è pari all’1,8% al lordo delle rettifiche di valore e all’1% al netto considerando il dato contabile al 30 giugno, rispettivamente all’1,7% e all’1% pro-forma tenendo conto della riduzione per le ulteriori cessioni previste nel 2022 già oggetto di accantonamento nel quarto trimestre 2021;
Elevati livelli di copertura dei crediti deteriorati, con il livello di copertura specifica dei crediti deteriorati al 44,8% a fine giugno 2022, con una copertura specifica della componente costituita dalle sofferenze al 63,9%;
Robusto buffer di riserva sui crediti in bonis, pari allo 0,6% a fine giugno 2022.