Intesa SanPaolo top pick di Credit Suisse. Il rating e il target price. Dividendi potrebbero stupire al rialzo: l’outlook
Le banche del Sud Europa hanno riportato con i loro bilanci livelli rafforzati di capitali, al di sopra dei target stabiliti dai vertici. E’ quanto scrivono gli analisti di Credit Suisse nel report “Southern European Banks Offence is the new defence: M&A already paying dividends, with ISP and CABK our preferred stocks”.
Tradotto: “Banche del Sud Europa: l’offesa è la nuova forma di difesa. L’M&A (leggi risiko bancario) sta pagando già i dividendi, e Intesa SanPaolo e CaixaBank sono i nostri titoli preferiti”.
Riguardo alla scelta di Intesa SanPaolo come top pick, Credit Suisse fa riferimento al fatto di anticipare per la banca guidata da Carlo Messina “sinergie incrementali dall’integrazione con Ubi Banca e un payout ratio più elevato di quello del 70% previsto per quest’anno dalla banca italiana”.
Gli analisti ribadiscono il rating sul titolo “outperform” e scrivono che, “per arrivare al nostro target price di 2,50 euro, valutiamo Intesa SanPaolo in base a una valutazione somma delle parti, presupponendo un RoTE del gruppo pari al 10,5% e un tasso di crescita dello 0,7%, senza fare alcun aggiustamento sulla posizione di capitale” dell’istituto.
“I rischi al nostro rating outperform e al target price di 2,5 euro includono: 1) una crisi economica prolungata successiva alla pandemia Covid che vada al di là dell’anno 2020 e che si traduca in rischi al ribasso sulle nostre stime di svalutazione. 2) il peggioramento della situazione politica, sia nazionale che dell’Eurozona, che rialimenti le preoccupazioni sul potenziale di una Italexit”.
Secondo i calcoli degli analisti del colosso bancario svizzero, tra le banche del Sud Europa, il rendimento da dividendo più alto sarà quello di Intesa SanPaolo, pari al 7%.
Non solo: presupponendo che alla banca verrà consentito, da parte della Bce, di pagare tutte le cedole del 2020 e l’interim del 2021, il rendimento dell’anno prossimo potrebbe essere pari a 19 centesimi di euro, praticamente un aumento del rendimento del 9,2%.