Investimenti sostenibili: il microcredito come possibilità di impact investing
L’investimento sostenibile passerà sempre di più dal microcredito. Secondo un sondaggio del 2020 realizzato dal Forum degli Stati Uniti per gli investimenti sostenibili e responsabili, negli USA gli investimenti socialmente responsabili e uno dei suoi sottoinsiemi, gli investimenti a impatto, hanno rappresentato più di 1 dollaro ogni 3 dollari gestiti da professionisti. Ciò equivale a oltre 17 trilioni di dollari di asset in gestione all’anno, con un aumento del 42% rispetto al 2018.
Il microcredito, per sua natura, è un’attività di finanziamento dal grande impatto sociale, che contribuisce in maniera decisiva allo sviluppo imprenditoriale e all’inclusione finanziaria, soprattutto quando viene portata avanti in mercati emergenti o in via di sviluppo. Questa sua peculiarità viene ulteriormente messa in risalto quando si guarda alla microfinanza come forma di investimento: “In questo caso – sostiene Vincenzo Trani, presidente di Mikro Kapital – essa può rappresentare uno spunto di grande interesse per tutti quegli investitori che guardano all’impact investing per diversificare il proprio portafoglio attraverso veicoli finanziari totalmente collateralizzati”.
Il microcredito, infatti, può essere considerato a tutti gli effetti anche un’asset class alternativa e decorrelata. Si tratta di un mercato in rapida crescita e con l’importante presenza di investitori istituzionali che guardano alle PMI come a un settore tra i più dinamici dell’economia e meno esposto alla volatilità dei mercati globali.
Un fattore da non trascurare è anche quello relativo alla raccolta delle informazioni per redigere in trasparenza e con puntualità l’attività di reporting. Nel caso del microcredito, adottando un modello in cui gli strumenti di raccolta dei fondi investono direttamente nel proprio portafoglio di istituzioni di microfinanza che erogano i prestiti, l’attività di raccolta delle informazioni e di monitoraggio dell’impatto avviene in strettissimo contatto con le piccole e medie imprese che ricevono i finanziamenti.
“Ecco perché – prosegue il presidente di Mikro Kapital – in un contesto in cui l’attenzione alla sostenibilità deriva da una domanda reale del mercato e il regolatore, attraverso la SFDR, sembra remare nella stessa direzione, riteniamo che la microfinanza, intesa come asset class, abbia tutte le carte in regola per attirare l’interesse degli investitori attenti all’impatto delle loro attività finanziarie”.