Iren: Piano Industriale 2022, Ebitda +3,6% annuo e migliorata politica sui dividendi
Insieme ai risultati dei primi 9 mesi 2017 Iren ha comunicato anche il Piano Industriale al 2022.
Le linee strategiche del Piano riguardano il cliente, lo sviluppo ed efficienza, la sostenibilità e la cura delle risorse interne. Secondo il management infatti il cliente non dovrà più avere solo un ruolo passivo, ma attivo. Infatti grazie alla rivoluzione tecnologica e digitale in corso, potrà infatti acquisire informazioni, confrontarsi e decidere in maniera immediata e indipendente sulla base delle caratteristiche intrinseche del prodotto, prendendone in considerazione anche gli effetti sull’ambiente nel quale vive e lavora.
Confermato anche lo sforzo degli ultimi 3 anni circa la ricerca continua della massima integrazione dell’ottimizzazione dei processi, dell’agilità e dell’efficacia nelle decisioni e dell’unitarietà di visione. Questi elementi costituiranno ancora una volta le fondamenta per poter raggiungere gli sfidanti obiettivi di sviluppo. Obiettivi anche migliorativi rispetto a quelli previsti nel precedente piano.
Reiterato l’impegno sulla sostenibilità ambientale. Iren infatti produce circa il 78% della sua energia attraverso fonti rinnovabili e assimilate e in futuro tutto ciò verrà rafforzato. Il management infatti si impegna a raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dalle Nazioni Unite. La stessa cura verrà posta anche nella gestione del proprio capitale umano con il lancio di una serie di iniziative mirate a incrementare soddisfazione, motivazione e meritocrazia.
Detto questo, i target del piano evidenziati dal management prevedono una crescita dell’Ebitda al 2022 pari a circa 170 milioni, portando il margine operativo lordo a 950 milioni, con un tasso di crescita media annua del 3,3 per cento. Tale obiettivo esclude anche una serie di potenziali opportunità sul quale Iren sta lavorando, anche se non vi è ancora completa visibilità.
L’utile netto dovrebbe attestarsi a fine piano a 260 milioni (+50%, Cagr 2016-2022 del 6,9%). Il management ritiene che le sinergie generate nel periodo ammonteranno a 80 milioni e si sommeranno ai 50 già ottenuti tra il 2015 e il 2016. Gli investimenti cumulati sono stimati a 2,5 miliardi, in aumento del 15% rispetto al piano precedente e di cui parte rilevante saranno dedicati ad iniziative di sviluppo.
Nel 2022 il debito sarà ridotto di circa 300 milioni a 2,16 miliardi, nonostante il su citato incremento degli investimenti. Il rapporto net debt/Ebitda scenderà sotto le 3 volte.
Il management intende incrementare anche la dividend policy, con una crescita annuale del dividendo per azione che passerà al 10%, dal 8% del precedente piano industriale. Il dividendo per azione passerà infatti da 6,25€/c pagati nel 2017 a più di 10€/c nel 2022. Ciò porrà Iren tra i titoli con la migliore politica dei dividendi del settore.
Il titolo oggi cresce dello 0,9% sovraperformando dello 0,5% il mercato.