Istat: a marzo inflazione segna +1% m/m e +6,5% a/a. Codacons: “Mazzata per consumatori”
A marzo l’indice dei prezzi al consumo su base mensile segna +1% in aumento dal precedente +0,9%.
Su base annua l’inflazione, come segna l’Istat, tocca +6,5% dal precedente +5,7%. Il rialzo dell’inflazione al 6,5% a marzo rappresenta per il Codacons una “mazzata” per gli italiani e i forti rincari dei prezzi al dettaglio impoveriranno una fetta di popolazione con conseguenze pesanti per l’economia del nostro paese. Lo afferma l’associazione dei consumatori commentando i dati Istat diffusi oggi, e stimando una maggiore spesa fino a +2.594 euro annui a famiglia a causa della fiammata dei prezzi.
“Le nostre peggiori previsioni trovano purtroppo conferma nei dati Istat – spiega il presidente Carlo Rienzi – L’inflazione al 6,5%, considerata la totalità dei consumi di una famiglia, si traduce in una stangata da +1.997 euro annui per la famiglia “tipo”, e addirittura +2.674 euro annui per un nucleo con due figli”.
“Il caro-prezzi si farà sentire anche sulla Pasqua degli italiani, con le famiglie che per il tradizionale pranzo di domenica dovranno mettere in conto una maggiore spesa di oltre 100 milioni di euro solo per l’acquisto dei generi alimentari – denuncia il presidente Rienzi – Sono infatti in forte salita i listini al dettaglio di una moltitudine di prodotti legati al pranzo di Pasqua, con la farina, il burro, l’olio, la pasta, il pesce e la verdura che registrano aumenti a due cifre su base annua”.