Italia: export Russia +19% prima delle sanzioni, allarme su lusso e agroalimentare
Erano balzate del 18,8% le esportazioni Made in Italy in Russia nel mese precedente la scure delle sanzioni dell’Unione Europea che hanno colpito soprattutto i beni di lusso. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti sul commercio estero in Russia sulla base dei dati Istat a febbraio.
Il risultato – sottolinea la Coldiretti -è un saldo commerciale negativo per l’Italia nel mese pari a 2,1 miliardi determinato dalle tensioni internazionali.
Le sanzioni dell’Unione europea scattate a marzo, oltre al blocco dell’import di acciaio, hanno colpito – riferisce la Coldiretti – anche i consumi e le abitudini dell’elite russa che ama il lusso europeo come prodotti della moda, automobili costose e vini di pregio.
Tra i prodotti alimentari Made in Italy più venduti in Russia ci sono infatti prodotti come il vino e gli spumanti per un valore attorno ai 150 milioni di euro, il caffè per 80 milioni di euro, l’olio di oliva per 32 milioni di euro e la pasta per 27 milioni di euro.
In particolare l’Italia – riferisce la Coldiretti – è il primo Paese fornitore di vino in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna.
A rischio anche il pregiato tartufo italiano particolarmente apprezzato dai russi con un aumento delle esportazioni del 53% per un valore di ben 30,2 milioni di euro.