Italia: il terziario rimane in fase di contrazione a dicembre con le restrizioni Covid
Nuovo calo del terziario in Italia a causa delle restrizioni legate al Covid-19. A dicembre, l’indice Pmi servizi, calcolato dall’istituto IHS Markit, che con una singola domanda chiede alle aziende monitorate di paragonare l’andamento dell’attività del mese in corso rispetto a quello precedente, si è attestato a 39,7 punti. Tale valore ha segnalato la quinta contrazione mensile consecutiva della produzione terziaria italiana. Si ricorda che un valore del Pmi superiore ai 50 punti indica un’economia in espansione mentre un valore inferiore rappresenta una fase di contrazione.
Da quanto emerge dalla lettura degli ultimi dati Pmi, il settore terziario italiano ha concluso il quarto trimestre dell’anno impantanato in zona contrazione. L’attività economica ha di nuovo segnato un rapido calo, visto che le misure restrittive contro il Covid-19 continuano a pesare sul settore.
“I dati Pmi di dicembre ci hanno fornito non molte notizie positive per il settore terziario italiano, che è rimasto in un profondo stato di contrazione viste le nuove misure restrittive – ha commentato Lewis Cooper, Economist presso la IHS Markit – (…) il terziario rimane un freno significativo per la prestazione economica italiana, con un rapido crollo dell’attività che ha controbilanciato il nuovo rialzo della produzione manifatturiera. Fino a quando le restrizioni non verranno allentate, la contrazione del settore terziario inciderà pesantemente su qualsiasi ripresa”.