Italia: improbabile downgrade agenzie rating nel breve termine, ecco i perchè di BlueBay AM
“Guardando all’Italia dal punto di vista delle prospettive per i mercati obbligazionari, ci sono tre aree chiave che stiamo monitorando con attenzione: la sostenibilità del debito, in cui la crescita economica gioca un ruolo vitale; la stabilità politica e la minaccia dei partiti Euroscettici; e la portata di ulteriori misure di supporto da parte delle istituzioni dell’UE”. È quanto sostiene Neil Mehta, Assistant Portfolio Manager di BlueBay Asset Management in una analisi dedicata all’Italia.
L’esperto sottolinea che a livello di Pil, nel secondo trimestre si è assistito a un calo del 12,4% su base trimestrale e si attende una contrazione del 10% nel corso del 2020, prima di un rimbalzo a +6% nel 2021 e +2,5% nel 2022. “Tuttavia, con l’Italia che continua a mostrare alti livelli di deficit, l’inflazione rimarrà probabilmente contenuta, e ci aspettiamo che il rapporto debito/Pil si muoverà attorno al 165% nel 2022, rispetto all’attuale 135%”, puntualizza l’esperto.
“Qualsiasi slittamento nelle politiche per la ripresa o ripristino dei lockdown potrebbe spingere questi numeri su livelli in cui la sostenibilità del debito diverrà nuovamente problematica – sottolineano da BlueBay Asset Management -. Tuttavia, livelli di debito così elevati non sono più anomali (ad esempio negli USA il debito è pari al 155% rispetto al Pil), e con i tassi di interesse che resteranno bassi per diversi anni, gli elevati livelli di debito risultano più accettabili sia per il mercato che per le agenzie di rating. Per questi motivi, è improbabile che le agenzie declassino l’Italia nel breve termine, nonostante l’aumento del rapporto debito/Pil”.