Italia la peggiore d’Europa, in due mesi crollo produzione: -42% a marzo e aprile (Unc)
Ad aprile, secondo i dati Eurostat, crolla la produzione industriale in Europa. Rispetto a marzo: -17,1% nella zona euro e -17,3% nell’Ue-27. L’Italia, con un calo congiunturale del 19,1%, si colloca apparentemente in una discreta posizione, in decima, dopo Ungheria (-30,5%), al primo posto di questa classifica negativa, Romania (-27,7%) e Slovacchia (-26,7%) in terza posizione e, soprattutto, meglio di Germania (-21%) e Francia (-20,3%), appena due punti percentuali in più rispetto all’Eurozona (-17,1%).
“Peccato che sia solo un effetto ottico. Se, infatti, al calo di aprile sommiamo anche quello di marzo, ecco che purtroppo l’Italia registra in due mesi, marzo e aprile, la peggiore performance in Europa, con un crollo record del 42,1%, contro una media dell’Eurozona del 27%, 15,1 punti percentuali in più, il 56% in più”, sottolinea Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.
In seconda posizione la Slovacchia (-41,6%) e sullo scalino più basso del podio il Lussemburgo (-41,1%). La Francia è in sesta posizione con -33,4% mentre la Germania è in nona con -29,5%, contro una media dell’Eurozona di -27% e dell’Ue di -26,4%.
“Insomma, uno tsunami si è abbattuto sull’Italia e sulle nostre imprese e il nostro Paese resta la Cenerentola d’Europa. La speranza è che questo dato dipenda solo dal fatto che siamo stati i primi ad andare il lockdown e che ora ci sia un immediato rimbalzo, maggiore rispetto al resto d’Europa” conclude Dona.